Sentiero n .  13    Della Scalaccia

Difficolta'

medio-difficile

Dislivello

100 m

Tempo di percorrenza  0,30 h piedi (andata)
Percorribilita'

piedi

Legenda

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Sentiero n.13 Della Scalaccia

Ambiente Fauna e Geologia

Panoramiche sulla fascia costiera e sulla falesia marnosa; piccole spiagge ghiaiose e un magnifico esempio di piattaforma d'abrasione marina.Panoramiche sui terreni mio-pliocenici, sullo Scoglio del Trave e sul Monte Conero. Spiaggia ghiaiosa e piattaforma d'abrasione. Eccezionale presenza avifaunistica con passeriformi di bosco (cincia mora, rampichino, crociere) e di macchia , picchio rosso maggiore. Falesia marnosa. Panoramiche sulla fascia costiera.

 

 Itinerario

Il sentiero inizia costeggiando sulla destra il piccolo cimitero di Pietra la Croce. Si supera un bosco e si raggiunge il bordo di una rupe. Proseguendo su un tratto pianeggiante, si incrocia un altro sentiero e si scende rapidamente verso la scogliera sottostante. Si oltrepassano due sentieri e si con­tinua su una rampa in roccia fino a giungere ad alcune grotte. Il percorso offre stupende panorami­che sul tratto di falesia marnoso-calcarea. Il substrato emerge a tratti. Lungo la costa affiorano le stesse unità stratigrafiche descritte nell'itinerario precedente. Si osserva l'ampia piattaforma d'erosio­ne marina formatasi a causa dell'arretramento della linea di riva.

Legenda

4 GIACIMENTO PREISTORICO DEL PANTANO. A quota 550-525 m. s.l.m. a SW rispetto alla sommità del M.Conero(m 572), nella zona centrale di un pianoro denominato il "Pantano", è stato individuato un giacimento preistorico caratterizzato dal reperimento in situ di industria litica riferibile al Paleolitico interiore, all’età del bronzo, del ferro ed all’epoca romana (III-II a.C.)

5 S.PIETRO AL CONERO. Unica rimasta di 2 chiese (dedicata quella più a sud a S.Benedetto, l'altra a S.Pietro) donate nel 1038 dai conti Cortesi fondatori di Sirolo, Varano e Falconara all’abate Guimezzone per l'istituzione di una comunità religiosa. Nel XVI sec. i Benedettini lasciarono la casa di cui presero possesso i monaci camaldolesi nel 1510. NeI 1558 la chiesa di S.Pietro devastata da un incendio fu restaurata dai Camaldolesi, mentre la chiesa di S.Benedetto fu abbandonata. L’edificio romanico formato da un’aula rettangolare, a 3 navate ha mantenuto gli elementi stilistici essenziali, pur essendo stata rimaneggiata nei secoli;la facciata risale infatti a restauri sette-ottocenteschi. All’interno l’elemento più caratteristico è rappresentato dagli originali capitelli, tutti diversi, che ornano colonne e piloni.

6 EX CONVENTO. Sul retro della chiesa si possono vedere le celle dell’annesso convento affidato ai Camaldolesi dal Vescovo di Ancona Vincenzo De Lucchis nel XVI secolo. Con l’unità d’Italia (1860) i Camaldolesi furono allontanati in applicazione delle leggi relative alla requisizione di edifici religiosi, l’edificio ando' in rovina.

C Cava * Antica fornace

G6 Le due sorelle. Bellissimo monumento naturale originatosi in seguito alla erosione selettiva del mare su strati rocciosi a differente composizione e con particolare assetto giaciurale  all'interno della formazione dello Schlier ( Miocene inferiore-medio). Gli scogli sono costituiti dagli strati rocciosi più duri che offrono maggiore resistenza  all' erosione marina.

G7 GROTTA DEGLI SCHIAVI. Grotta dovuta all’erosione marina all’interno della formazione calcarea della Maiolica (Cretaceo inferiore). Originariamente essa presentava due aperture verso il mare che sono state ostruite da una frana. Ora è accessibile in barca solo l’ingresso settentrionale per una ventina di metri.

G9 CAVA Dl MASSIGNANQ. Importante affioramemto di Scaglia cinerea in cui i foraminiferi bentonici e planctonici sono abbondanti ed in ottimo stato di conservazione. Ciò ha permesso di individuare una sezione stratigrafica in cui risulta molto evidente il limite Eocene-Oligocene; difatti tale sezione, durante un convegno internazionale, è stata proposta come sezione "tipo" per il suddetto limite.