Sentiero n .  7 Anello Grotte romane e cava nascosta

Difficolta'

Medio-Facile

Dislivello

200  m

Tempo di percorrenza

2 h a piedi

Percorribilita'

piedi

 

Legenda ( vedi oltre )

7 Anello Grotte Romane e Cava nascosta

Ambiente Geologia e Fauna

Pendici occidentali del Monte Conero, nella zona di Riserva naturale. Esposizioni dei calcari e calcareniti della Scaglia Rossa attraverso il limite Cretacico/Terziario; cava abban­donata e gallerie artificiali. Ad eccezione di un piccolo appezzamento coltivato ,abbiamo modo di vedere : pineta di rimboschimento in evoluzione spontanea verso il bosco con abbondanza di leccio. Nel sottobosco numerose specie erbacee ed arbustive ( pungitopo,stracciabraghe,ginepro,lentisco ) nochè piccole piante di roverella. Numerosi passeiformi di bosco nidificanti come la cinciallegra,il fringuello, la ghiandaia. Tra i rapaci notturni vi è da segnalare l' assiolo. La cava nascosta è un ottimo punto di osservazione dei rapaci in migrazione grazie alla formazione di correnti ascensionali.

Itinerario 

Parcheggiata l'auto nei pressi del campo sportivo di Poggio di Ancona, si percorre la strada provinciale in direzione di Sirolo fino al km 11,050. Si sale quindi per una stradina contornata di corbezzoli  fino ad una villetta dove si svolta a sinistra. Il sentiero continua a salire costeggiando un prato ed entra nel bosco. Raggiunto un bivio si svolta a destra fino a raggiungere un punto panoramico con vista sulla valle del Betelico e sulle colline di Camerano con lo sfondo della dorsale appenninica. Il sentiero comincia a scendere; dopo poche decine di metri, sulla sinistra, si aprono le Grotte Romane. Si tratta di cave in galleria, parzialmente riempite di detriti, che sfruttavano il Livello Marchesini. A causa della sua ottima lavorabilità, questo orizzonte calcareo, che dai locali veniva impropriamente chiamato "travertino", ha probabilmente fornito i materiali lapidei per la costruzione di importanti opere e monumenti di Ancona  ( anfiteatro, Duomo etc ). Dopo una obbligata visita alle grotte si continua a scendere rapidamente all'interno di una fitta pineta, seguendo stretti tornanti, fino a giungere alla base della Cava Nascosta C . Qui è esposta la parte medio-alta della Scaglia Rossa ma l'area di cava é difficilmente accessibile a causa della fitta vegetazione. Il sentiero continua a scendere dolcemente; dopo un piccolo viale costeggiato da cipressi si ricongiunge alla provinciale per tornare verso Poggio di Ancona. 

Legenda

4 GIACIMENTO PREISTORICO DEL PANTANO. A quota 550-525 m. s.l.m. a SW rispetto alla sommità del M.Conero(m 572), nella zona centrale di un pianoro denominato il "Pantano", è stato individuato un giacimento preistorico caratterizzato dal reperimento in situ di industria litica riferibile al Paleolitico interiore, all’età del bronzo, del ferro ed all’epoca romana (III-II a.C.)

5 S.PIETRO AL CONERO. Unica rimasta di 2 chiese (dedicata quella più a sud a S.Benedetto, l'altra a S.Pietro) donate nel 1038 dai conti Cortesi fondatori di Sirolo, Varano e Falconara all’abate Guimezzone per l'istituzione di una comunità religiosa. Nel XVI sec. i Benedettini lasciarono la casa di cui presero possesso i monaci camaldolesi nel 1510. NeI 1558 la chiesa di S.Pietro devastata da un incendio fu restaurata dai Camaldolesi, mentre la chiesa di S.Benedetto fu abbandonata. L’edificio romanico formato da un’aula rettangolare, a 3 navate ha mantenuto gli elementi stilistici essenziali, pur essendo stata rimaneggiata nei secoli;la facciata risale infatti a restauri sette-ottocenteschi. All’interno l’elemento più caratteristico è rappresentato dagli originali capitelli, tutti diversi, che ornano colonne e piloni.

6 EX CONVENTO. Sul retro della chiesa si possono vedere le celle dell’annesso convento affidato ai Camaldolesi dal Vescovo di Ancona Vincenzo De Lucchis nel XVI secolo. Con l’unità d’Italia (1860) i Camaldolesi furono allontanati in applicazione delle leggi relative alla requisizione di edifici religiosi, l’edificio ando' in rovina.

C Cava * Antica fornace

G6 Le due sorelle. Bellissimo monumento naturale originatosi in seguito alla erosione selettiva del mare su strati rocciosi a differente composizione e con particolare assetto giaciurale  all'interno della formazione dello Schlier ( Miocene inferiore-medio). Gli scogli sono costituiti dagli strati rocciosi più duri che offrono maggiore resistenza  all' erosione marina.

G7 GROTTA DEGLI SCHIAVI. Grotta dovuta all’erosione marina all’interno della formazione calcarea della Maiolica (Cretaceo inferiore). Originariamente essa presentava due aperture verso il mare che sono state ostruite da una frana. Ora è accessibile in barca solo l’ingresso settentrionale per una ventina di metri.

G9 CAVA Dl MASSIGNANQ. Importante affioramemto di Scaglia cinerea in cui i foraminiferi bentonici e planctonici sono abbondanti ed in ottimo stato di conservazione. Ciò ha permesso di individuare una sezione stratigrafica in cui risulta molto evidente il limite Eocene-Oligocene; difatti tale sezione, durante un convegno internazionale, è stata proposta come sezione "tipo" per il suddetto limite.