Sentiero n .  9    Anello di Portonovo

Difficolta'

Facile

Dislivello

0 m

Tempo di percorrenza  0,30 h piedi
Percorribilita'

piedi, mountain-bike

Legenda

(vedi oltre ) a piè pagina

 

Sentiero n.9 Anello di Portonovo

Ambiente Fauna e Geologia

Base del versante nord-orientale del Monte Conero, ambiente palustre, la­ghetti costieri, spiaggia. Affioramento di Marne a Fucoidi; grande accumulo di frana e panoramica sulla zona di distacco.Panoramiche sulla fascia costiera e sulla falesia marnosa; piccole spiagge ghiaiose e un magnifico esempio di piattaforma d'abrasione marina.Panoramiche sui terreni mio-pliocenici, sullo Scoglio del Trave e sul Monte Conero. Spiaggia ghiaiosa e piattaforma d'abrasione. Eccezionale presenza avifaunistica con passeriformi di bosco (cincia mora, rampichino, crociere) e di macchia , picchio rosso maggiore. Falesia marnosa. Panoramiche sulla fascia costiera.

 

Itinerario

Dalla piazzetta di Portonovo si osserva il ripido versante nord-orientale del Monte Conero, caratterizzato da un'ampia concavità che limita, verso l'alto, Pian Grande (Itinerario 1). Questa forma è stata prodotta da franamenti successivi, alcuni dei quali di età storica, con conseguente arretra­mento del versante. I materiali franati si sono accumulati al piede del versante, espandendosi a ven­taglio sull'area attualmente occupata da Portonovo. La caratteristica morfologia ondulata, con cumuli e depressioni, è infatti tipica degli accumuli di frana. Si procede lungo la strada asfaltata, in direzione dell'Hotel Fortino Napoleonico, fino ad arrivare al Lago Grande. Questo specchio d'acqua si è forma­to tra la vecchia costa che rientrava a golfo e il lobo di materiale franato. L'azione marina ha successi­vamente chiuso la piccola insenatura con una barra, isolando il laghetto dal mare. Si prosegue verso il molo e si giunge alla Torre di Portonovo, dove l'erosione marina ha portato a giorno, al di sotto del corpo dl frana, una significativa esposizione di argilliti ittiolitiche nerastre delle Marne a Fucoidi. Si prosegue lungo la spiaggia ghiaiosa fino alla chiesa di S. Maria; da qui ci si dirige verso l'interno. Si costeggia, sulla destra, il Lago Profondo, un laghetto simmetrico al Lago Grande e di analoga morfo­genesi. Attraversando la parte interna dell'accumulo di frana si torna al punto di partenza.

Note. Chiesa romanica di S. Maria di Portonovo (1034) e Torre dì Portonovo (1716).

Legenda

4 GIACIMENTO PREISTORICO DEL PANTANO. A quota 550-525 m. s.l.m. a SW rispetto alla sommità del M.Conero(m 572), nella zona centrale di un pianoro denominato il "Pantano", è stato individuato un giacimento preistorico caratterizzato dal reperimento in situ di industria litica riferibile al Paleolitico interiore, all’età del bronzo, del ferro ed all’epoca romana (III-II a.C.)

5 S.PIETRO AL CONERO. Unica rimasta di 2 chiese (dedicata quella più a sud a S.Benedetto, l'altra a S.Pietro) donate nel 1038 dai conti Cortesi fondatori di Sirolo, Varano e Falconara all’abate Guimezzone per l'istituzione di una comunità religiosa. Nel XVI sec. i Benedettini lasciarono la casa di cui presero possesso i monaci camaldolesi nel 1510. NeI 1558 la chiesa di S.Pietro devastata da un incendio fu restaurata dai Camaldolesi, mentre la chiesa di S.Benedetto fu abbandonata. L’edificio romanico formato da un’aula rettangolare, a 3 navate ha mantenuto gli elementi stilistici essenziali, pur essendo stata rimaneggiata nei secoli;la facciata risale infatti a restauri sette-ottocenteschi. All’interno l’elemento più caratteristico è rappresentato dagli originali capitelli, tutti diversi, che ornano colonne e piloni.

6 EX CONVENTO. Sul retro della chiesa si possono vedere le celle dell’annesso convento affidato ai Camaldolesi dal Vescovo di Ancona Vincenzo De Lucchis nel XVI secolo. Con l’unità d’Italia (1860) i Camaldolesi furono allontanati in applicazione delle leggi relative alla requisizione di edifici religiosi, l’edificio ando' in rovina.

C Cava * Antica fornace

G6 Le due sorelle. Bellissimo monumento naturale originatosi in seguito alla erosione selettiva del mare su strati rocciosi a differente composizione e con particolare assetto giaciurale  all'interno della formazione dello Schlier ( Miocene inferiore-medio). Gli scogli sono costituiti dagli strati rocciosi più duri che offrono maggiore resistenza  all' erosione marina.

G7 GROTTA DEGLI SCHIAVI. Grotta dovuta all’erosione marina all’interno della formazione calcarea della Maiolica (Cretaceo inferiore). Originariamente essa presentava due aperture verso il mare che sono state ostruite da una frana. Ora è accessibile in barca solo l’ingresso settentrionale per una ventina di metri.

G9 CAVA Dl MASSIGNANQ. Importante affioramemto di Scaglia cinerea in cui i foraminiferi bentonici e planctonici sono abbondanti ed in ottimo stato di conservazione. Ciò ha permesso di individuare una sezione stratigrafica in cui risulta molto evidente il limite Eocene-Oligocene; difatti tale sezione, durante un convegno internazionale, è stata proposta come sezione "tipo" per il suddetto limite.